Auditorium del Carmine
Realizzazione Auditorium nell’Ex chiesa del Carmine
Committente: Conservatorio di Musica “A. Boito”
Anno: 2007-2008
Una conversione funzionale
Certo chi ha passeggiato per il centro storico di Parma non sempre si sarà accorto della presenza, austera e silenziosa ad un tempo, della chiesa del Carmine, ma oggi la sua conversione ad Auditorium ne ha garantito la piena riscoperta. Possiamo considerare qualcosa di speciale e di unico la trasformazione di un luogo preesistente in uno spazio dedicato alla musica, volontà di attingere quello che il passato ci ha lasciato per riscoprirne un senso nuovo e attuale. Si tratta di un edificio dalla storia “travagliata”, che ha subito nel corso dei secoli modifiche e continui rifacimenti anche a causa della collocazione del complesso a ridosso del torrente Parma: l’intervento, per questo motivo, non ha voluto lacerare quello che è rimasto della struttura e della sua miscellanea di stili, ma piuttosto adattare uno spazio suggestivo e per sua natura teatrale alle attitudini culturali ed artistiche del territorio locale nonché farne un luogo didattico per il Conservatorio di Musica “A. Boito”.
L’affascinante architettura gotica dell’ex Chiesa del Carmine è stata così adattata ai canoni dei più classici auditorium con la realizzazione della platea, del palcoscenico e del soppalco (sopra al portale d’ingresso) in cui è stato collocato, come vuole la tradizione nordica in vista di una ottimale resa fonica, l’organo tedesco Weigle. L’arredamento acustico contrapposto alla solennità della arcate a sesto acuto è composto da vistosi pannelli orientabili, costruiti con lo stesso legno di pino di cui è fatta la cassa degli strumenti ad arco e capaci di modellare un immaginario contenitore armonico, variabile a seconda del tipo di musica che viene eseguita.
Nell’Auditorium del Carmine funzionalità ed estetica si intrecciano non solo dando la possibilità a giovani promesse di educare ed esprimere il proprio talento musicale, ma arricchendo la città intera di una risorsa ulteriore, i cui trecento posti e la centralità uniti ad uno scenario semplicemente sui generis ne fanno un luogo ideale per convegni e manifestazioni culturali.